La grotta dell'addaura

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La grotta dell'Addaura è un complesso di tre grotte naturali poste sul fianco nord-orientale del Monte Pellegrino a Palermo, in Sicilia. L'importanza del complesso è determinata dalla presenza di incisioni rupestri databili fra l'Epigravettiano finale e il Mesolitico.
I graffiti dell'Addaura
Sul fianco del Monte Pellegrino, che domina Palermo, a sud-ovest della spiaggia di Mondello a 70 metri sul livello del mare, si aprono alcune grotte e cavità nelle quali sono state ritrovate ossa e strumenti utilizzati per la caccia che attestano la presenza dell'uomo, che le ha abitate, a partire dal Paleolitico e nel Mesolitico. I reperti adesso sono conservati nel Museo Archeologico di Palermo. La loro importanza tuttavia è dovuta soprattutto alla presenza di uno straordinario complesso di incisioni rupestri che ornano le pareti e che costituiscono un caso unico nel panorama dell’arte rupestre preistorica.
Il ritrovamento dei graffiti dell'Addaura è recente ed è stato del tutto casuale. Le tre grotte che costituiscono il complesso dell'Addaura nel massiccio del Monte Pellegrino erano già state studiate dai paletnologi dato che in esse era stato ritrovato lo scheletro di un elefante nano.
Fu dopo lo sbarco in Sicilia e l'arrivo a Palermo nel 1943 che gli alleati, in cerca di un sito idoneo, avevano destinato le grotte a deposito di munizioni ed esplosivi. Lo scoppio accidentale dell'arsenale a fine guerra provocò lo sgretolamento delle pareti della grotta principale e il crollo di un diaframma di roccia portando alla luce i graffiti fino ad allora coperti dalla patina del tempo. I graffiti vennero studiati accuratamente dalla professoressa Jole Bovio Marconi i cui studi furono pubblicati nel 1953 .
Dal 1997 le grotte dell'Addaura non sono più visitabili; il sito è stato chiuso per il pericolo di caduta massi data l'instabilità del costone roccioso. Fin'oggi non sono state mess
e in opera le opportune misure di consolidamento.


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